Siamo alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Nell'aria si respirano i primi odori di bombardamenti e inevitabilmente l'interesse per il calcio scende. Nonostante ciò a Como la stagione 1914-15 verrà ricordata positivamente, la migliore dall'inizio della storia azzurra.
Intanto in federazione si discute per perfezionare al meglio il torneo, alla fine dopo diverse polemiche, si opterà per gironi interregionali composti da sei squadre ciascuno, alla cui fase nazionale accedono le prime due classificate oltre alle quattro migliori terze. La fase nazionale si articola su gironi di semifinale di quattro squadre ciascuno, le cui vincitrici accedono al girone finale, il cui primo classificato deve ratificare il titolo con una finalissima contro la squadra vincitrice dell'altro torneo.
Il Como viene inserito nel gruppo E con Inter, Us Milanese, Modena, Brescia e Cremonese. Un girone di ferro insomma nel quale il battesimo avviene all'esordio con gli azzurri autori di una grande impesa, 3-2 all'Inter (che stravinse il girone con una strabiliante differenza reti di piu 52) e lariani in visibilio. Non sarà un fuoco di paglia, il Como disputerà una grande stagione che culminerà con il secondo posto finale e la qualificazione ai gironi di semifinale.
A Gennaio è già tempo di semifinali, gli azzurri vengono inseriti con Torino, Pro Vercelli ed Hellas. Anche in questo caso i pronostici sono contro il Como che questa volta non riesce a sovvertire chiudendo ultimo con soli due punti. Unica soddisfazione il 3-0 rifilato all'Hellas.