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Viaggiamo insieme alla ricerca dello "Spirito del Bosco", l'ascesa ai Corni circondati da gnomi e folletti

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Stiamo tutti aspettando con trepidazione che il cielo ci possa regalare finalmente una lunga serie di belle giornata in modo tale da poter pianificare al meglio le nostre domeniche. Già la domenica, giornata da tempo immemore dedicata al riposo, alla meditazione e alle escursioni.

Cosa c'è dimeglio dunque di andare alla scoperta di quello che viene definito "Lo spirito del bosco". Tale nome non è altro che uno splendido sentiero, inaugurato 6 anni fa, all'interno del quale si possono osservare le sculture in legno di Alessandro Cortinovis, l'area è quella all'interno dei Corni di Canzo.

Più che ammirarli, si  può quasi respirarli immergendosi nel bosco e assaporarne il loro respiro.

Arrivati a Canzo, per vivere questo fantastico e unico sentiero, dobbiamo prima raggiungere la base di partenze di tante mete escursionistiche, Gajum. Da lì attravverso una mulattiera giungiamo a Prim'Alpe dove troveremo il centro di accoglienza del parco.

Premettendo che la difficoltà del sentiero è minima e adatta a tutti, prestando ovviamente le solite attenzioni, ci immettiamo nello Spirito del Bosco per raggiungere Terz'Alpe.

Quanti gnomi, folletti, persino un asino ubriaco, sembra di stare nel mondo delle fate! Immersi in una splendida favola continuiamo il nostro Sentiero, protetti e amati dagli spiriti che da sempre animano i nostri boschi, con la speranza che l'essere umano possa non vanificare con la sua incuria questa magia che si conserva da millenni.


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