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Viaggio nella Como Medievale

Comodailynews ha condotto una viaggio del tempo alla ricerca dei luoghi medievali

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Una Como dal sapore medievale è quella che si snoda fuori e dentro la cinta murata, chiese, vie, monumenti, tracce di un passato lontano che rivivono più che mai nella quotidianità lariana. Comodailynews aggregatasi alla manifestazione "Como da scoprire" promossa dall’assessorato al Turismo in collaborazione con l’associazione Guide e accompagnatori turistici di Como e provincia, ha scoperto, o riscoperto, luoghi incantevoli che ci accompagnano tutti i giorni.

Il percorso ideale comincia fuori dalle mura, in fondo a via Teodolinda, dove sorge la basilica di S.Abbondio, patrono cittadino. Per la cronaca la Basilica completata nel 1095, venne costruita sopra una delle prime chiese paleocristiane intitolata ai santi apostoli Pietro e Paolo, tracce che rimangono al suo interno con raffigurazioni dei due santi. All'esterno colpiscono le 5 navate separate da lesene oltre alla presenza di due campanili, tipico richiamo del nord Europa, ma come vedremo, non sarà l'unico riferimento cittadino ai popoli nordici. Importante sottolineare come al suo fianco sorge un monastero costruito nel Medioevo, che oggi, dopo essere stato restaurato, ospita la facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi dell'Insubria. Fatto rilevante che ritroveremo anche nelle prossime cattedrali citate, le pietre utilizzate sono di provenienza assolutamente locale. Al suo interno oltre alle reliquie di Sant Abbondio,  si trovano nel presbiterio affreschi del 1325 di qualità e conservatezza incredibile. Nell'arco che precede il catino absidale troviamo un Cristo benedicente affiancato da due Arcangeli e, racchiusi in otto tondi, figure di Patriarchi, Profeti ed altri santi. Il catino absidale presenta una raffigurazione di Cristo benedicente tra la Madonna e Giovanni Battista con ai lati le immagini di San Pietro e di San Paolo. Il programma iconografico prosegue poi sul cilindro dell'abside, diviso in cinque bande da quattro semicolonne, con venti episodi della vita di Gesù Nella fascia inferiore troviamo, a fianco dell'episodio delle Crocifissione, figure di Apostoli. Le immagini presenti sulle lesene e sulle semicolonne che separano gli episodi della vita di Gesù rendono alquanto complesso il programma decorativo con le figure dei re e dei profeti, degli apostoli, dei vescovi e dei dottori della Chiesa e una miriade di personaggi minori, assieme ad animali e figure fantastiche di gusto medievale. La volta del coro ha un cielo stellato dipinto con polvere di lapislazzuli. Non si conosce l'autore di tali capolavori, qui in città tale figura viene descritta "Il Maestro di Sant'Abbondio".

Spostando il nostro percorso verso la cinta murata giungiamo a Porta Torre, costruita nel 1192 al fine di difendere la città. Siamo nell'epoca del Barbarossa e questa porta rappresentavaun'importante via d'accesso alla città. La grande fortificazione ha un aspetto massiccio all'esterno, mentre sul lato verso la città è alleggerita da quattro ordini di arcate che corrispondono ai quattro piani interni, andati distrutti. Stranamente gli otto archi sono fuori asse rispetto a quello, molto più grande, sito al piano terra. Importante sottolineare come a lato della struttura vi sia oggi il Liceo Volta dove al suo interno vi sono i resti di Porta Pretoria dioclezianea, distrutta dai Milanesi nella Guerra Decennale contro Como (1118-1127).

Il nostro viaggio prosegue fino a giungere a Piazza San Fedele, cuore della città murata e sede anticamente del mercato del grano. La chiesa è situata nel luogo in cui precedentemente era una chiesa paleocristiana risalente al VII secolo dedicata a Santa Eufemia. Importante opera del romanico lombardo è il coro, ispirato alla Cappella Palatina di Aquisgrana. La Chiesa completata nel 1120 presenta  l'originale impianto a tre navate irregolari innestate su un impianto centrale, pure irregolare per la minor dimensione dell'abside principale rispetto alle due del transetto, percorse da ambulacri coperti dai matronei. Posteriore è la volta a botte sulla navata centrale con ossatura ad archi-timpano. L'interno della basilica di San Fedele è a pianta a croce latina con aula articolata in tre navate di quattro campate ciascuna con alti matronei. La navata maggiore è in stile barocco ed è coperta con volta a botte lunettata, decorata con affreschi e sorretta da paraste corinzi. Il transetto è formato da due absidi pentagonali con deambulatorio. Al suo interno l'imponente altare marmoreo del transetto di destra contiene un Crocifisso in cartapesta ed è sormontato dall'affresco Isidoro Bianchi del catino absidale, risalente al 1623 e raffigurante la Gloria del Paradiso,con al centro la Trinità, in basso alcune sante accompagnate San Pietro Martire, e altri santi; ad un livello inferiore sono raggruppati santi, vescovi e papi e ancora più in basso chiude la composizione uno stuolo di angeli e arcangeli. Le parti del transetto sono decorate con stucchi di Diego Carloni e quattro tele raffiguranti Scene della Passione di Gesù dipinte dal fratello Carlo Innocenzo Carloni. Importante precisare come davanti alla facciata della chiesa di San Fedele anticamente c’era un portico su colonne di marmo, detto atrio, che diede il nome al rione, alla chiesa di San Pietro, oggi scomparsa, e al battistero di San Giovanni, che venne appunto denominato “in atrio”. Attualmente i palazzi presenti nella piazza hanno origine millecinquecentesca e sono ideati su paramentri e ideologie tipiche del nord europa.

Nei pressi di Piazza San Fedele trovia Via Vittani, una delle strade di stampo medievale megli oconservate. Siamo nel 1200 e Vittani era il nome di una delle famiglie più importanti dell'epoca, in contrasto con i rivali Rusca. Presenti nella via diversi affreschi dell'epoca oltre a Palazzo Vittani.

Spostandoci sempre più verso il Lago giungiamo davanti alla Cattedrale e al Broletto. Quest'ultimo fu costruito nel 1215 e fu realizzato in stile gotico-romanico mentre gli elementi rinascimentali della facciata risalgono al Quattrocento. La facciata si presenta a fasce di marmo lombardo in tre colorazioni differenti: bianco, grigio e rosso, mentre la torre civica è stata costruita adottando la tecnica del bugnato. A partire dal Quindicesimo Secolo l'avanzamento della costruzione del Duomo richiese il taglio di due archi verso sud (1477) e la chiusura di un portico sullo stesso lato (1514). Questa rimozione comportò la separazione del palazzo comunale in due unità distinte, e comunemente indicate dai cittadini con "Broletto" quella ad ovest e "Pretorio" ad est. Venne modificato anche il livello della piazza, che fu alzato, come è possibile constatare ancora oggi osservando il basamento dei pilastri sotto il portico. Anticamente sotto i portici si teneva il famoso mercato del pesce. E' risaputo infatti che il campanile presente serviva sia da richiamo alla popolazione durante situazione di potenziale pericolo che per segnalare l'avvenuta apertura del mercato del pesce. In merito all'adiacente Cattedrale segnaliamo che una prima cattedrale dedicata a Santa Maria Maggiore venne costruita nel cuore di Como nel IX secolo, non lontana dal lago. Alla fine del XIV secolo, il capitolo dei canonici decise di restaurare l'antica cattedrale; tuttavia, in seguito, si decise di ricostruirla ex-novo. La costruzione ebbe inizio nel 1396 e termino diversi secoli dopo, nel 1744. Molto interessanti le statue di Plinio il Giovane e Plinio il Vecchio presenti sulla facciata centrale.

Utima tappa di questo entusiasmante viaggio nel tempo è la piccola e nascosta chiesa di S.Provino. Oggi adibita a chiesa ortodossa risale probabilmente al periodo dell'altomedioevo e la particolarità più interessante dell'intera struttura la si può sicuramente rintracciare nel campanile. San Provino o Probino fu il terzo vescovo della città di Como e per questo gli venne intitolata questa chiesa. La forma della chiesa è interessante: due navate delle quali la centrale terminante nell'altare e la laterale più stretta e ricca di interessanti cappelle costruito in successione. Significativo infine il connubio tra gli affreschi cattolici e le icone ortodosse attuali al suo interno.

Il viaggio di Comodailynews alla ricerca della Como medievale giunge al termine, in attesa di altri viaggi vi invitiamo a ripercorrere queste strade che profumano ancora oggi di storia.

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