Per il 34° anniversario dell'attentato alla stazione di Bologna, il Comune di Como è stato rappresentato alla cerimonia commemorativa dall'assessore alla Legalità Marcello Iantorno. L'assessore non era solo ma accompagnato da due agenti della Polizia Locale che hanno portato il gonfalone della città .
E' stata, come presumibile, una giornata particolare, il ricordo di quel 2 agosto 1980 è ancora vivo in molte persone, la notizia di quella bomba esplosa nella sala d'aspetto e che investi il treno Ancona-Chiasso fermo al primo binariosono istantanee indelebili. Quel giorno morirono 85 persone.
Tra gli scomparsi, anche la famiglia Mauri, residente a Tavernola, composta dalla mamma Anna Maria Bosio (28 anni), il babbo Carlo Mauri (32 anni) e il piccolo Luca Mauri (6 anni). Anna e Carlo erano vissuti fino al matrimonio in centro città ed erano cresciuti nella parrocchia di San Fedele. Partiti in auto e diretti a Marina di Mandria in provincia di Taranto, i Mauri subirono un tamponamento alle porte di Bologna. Trainati da un carro attrezzi fino ad un'officina di Casalecchio dovettero lasciare l’auto dal meccanico e decisero così di raggiungere Brindisi in treno e da lì di farsi accompagnare a Taranto in auto. Arrivarono alla stazione di Bologna poco prima dell'esplosione e morirono tutti e tre tra le macerie del primo binario. Sono passati 34 anni ma il tempo in questi casi non cancellerà mai il ricordo.