E' uno dei simboli più amati dai cittadini comaschi e dai turisti, i quali non possono rientrare nelle loro destinazioni se prima non hanno compiuto un viaggio, con tanto di scatto fotografico. Stiamo parlando della Funicolare di Brunate.
Per capire meglio il fascino e soprattutto l'importanza che tale mezzo ebbe soprattutto nel passato dobbiamo compiere un viaggio nel tempo e ritornare all'inizio del 1800. A quell'epoca la bella e festante Brunate era un paesino completamente isolato, raggiungere Como era una vera e propria impresa e neppure la mulattiera prima e la carrozzabile poi hanno prodotto i giusti risultati per annullare i disagi.
La situazione rimaneva difficile e tortuosa, così la famiglia Bonacossa, proprietaria di una villa ancora oggi a Brunate, pensò e dedusse che l'unica strada per ovviare a tutto ciò fosse la costruzione di una funicolare.
L'idea, inizialmente particolare che suscito qualche punto interrogativo, divenne in breve tempo realtà e così, nel 1894 alla presenza di tutti, ma proprio tutti, compreso il neo arcivescovo di Milano Andrea Ferrari la funicolare accese i suoi macchinari a vapore.
Sì, perchè per vedere la trazione elettrica dovremo aspettare il 1911, ben 17 anni. In ogni caso, dobbiamo capire che la vita della nostra e amata funicolare è costellata da continue innovazioni, le carrozze stesse sono state sostituite periodicamente fino a giungere ai giorni nostri.
Non saranno però questi cambiamenti a modificare il fascino e il sogno con il quale i turisti e gli amanti del lago salgono sulla funicolare in cerca di immortalare un panorama degno di nota, oppure di scalare con gli occhi all'insù la roccia magari soffermandosi all'ombra del cannone di mezzogiorno.