Cari lettori, in questa domenica pomeriggio finalmente soleggiato e azzurro vogliamo scoprire un vero e proprio diamante che la nostra provincia vanta con orgoglio. Stiamo parlando della chiesa di Sant'Alessandro sita a Lasnigo.
Non vederla è impossibile, tutti l'abbiamo notata, viaggiando da Asso e percorrendo la strada verso il Ghisallo; imponente, alta con quel campanile ad incutere rispetto e quasi soggezione, quante storie, quanti misteri intorno a questa Chiesa.
Punto di ritrovo per i ragazzini, eterno nascondiglio per i giochi da bambini in realtà Sant'Alessandro è una chiesa dal valore storico elevatissimo. La trovi lì, in cima alla salita composta da gradini e fiancheggiata dalle cappellette di un'antica e affascinante via crucis. Fatto interessante, la primitiva chiesa si trovava più in basso, almeno di quattro metri, in seguito il campanile, di epoca romanica, venne posto più in alto per dominare il territorio, l'antica chiesa poi rimase solo un ricordo ricoperto di terrapieno laddove inizio la costruzione dell'attuale edificio.
Il suo interno poi è di raro splendore con i suoi affreschi cinquecenteschi di scuola lombarda, pensiamo alla bellezza della "crocifissione" di Andrea de Passeris di Torno del 1513. Splendide le opere di Gerolamo da Gorla con gli affreschi dell'arco di trionfo, del sottarco, delle pareti laterali dell'abside e della zoccolatura.
Tutto questo e molto altro ancora è Sant'Alessandro di Lasnigo ma la sensazione più bella non va scritto in questo articolo scritto in una calda domenica pomeriggio, l'emozione ora va cercata andando sul luogo e vivere quel sensazionale silenzio capace di ristabilire la pace nelle situazione più confuse, una senso di serenità e calma che coprirà ogni vuoto interiore.