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Antonio Ferro: "Il Tempio Voltiano sta bene. Per sicurezza abbiamo coinvolto l'Università dell'Insubria per analizzare la situazione"

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L'episodio accaduto all'interno del Tempio Voltiano continua a far discutere, la caduta di una parte del soffitto al primo piano desta preoccupazione. “Allo stato attuale escludiamo problemi strutturali. Il Tempio Voltiano venne costruito tra il 1927 e il 1928, fu una delle prime opere realizzate in cemento armato e la struttura è praticamente perfetta, mai una crepa. Il distacco dell’intonaco potrebbe essersi verificato per una bolla d‘aria formatasi tra la soletta e l’intonaco. Tecnici e impresa sono già al lavoro per i necessari controlli su tutto il soffitto. Abbiamo coinvolto anche l’università dell’Insubria per effettuare delle analisi chimico-fisiche e capire così l’estensione del fenomeno”.

L’ingegner Antonio Ferro, dirigente dell’area Opere Pubbliche del Comune di Como, ha effettuato nel pomeriggio di lunedì 7 luglio, un nuovo sopralluogo al Tempio Voltiano. Nei giorni scorsi nel museo dedicato ad Alessandro Volta, si è verificato, di notte, il distacco di un pezzo d’intonaco nella galleria al primo piano. La caduta del materiale non ha provocato, fortunatamente, danni a persone o cose. “I calcinacci a terra non sono bagnati e non sembra esserci traccia d’acqua neppure sui laterizi del soffitto - prosegue Ferro - nel giro di una settimana, penso, potremo avere delle prime risposte e potremo fare il punto della situazione. Quanto accaduto non era in alcun modo prevedibile, nessuna fessura sul soffitto, niente di niente”.

Per il momento il Tempio Voltiano è accessibile solo al piano terra e proprio a causa della parziale apertura è stato previsto per i visitatori che volessero comunque entrare, un biglietto ridotto a 2 euro. “Aspettiamo il risultato delle indagini - conclude Ferro - Non escludo che si possa anche riaprire la galleria e circoscrivere la chiusura al luogo dove si è verificato il cedimento”. Il Tempio Voltiano, inaugurato il 15 luglio 1928, fu realizzato in occasione del primo centenario della morte di Alessandro Volta (1745-1827), finanziato dall’imprenditore cotoniero e deputato al Parlamento Francesco Somaini su progetto dell’architetto Federico Frigerio. Gli ultimi lavori che hanno interessato la struttura risalgono al 2004 e riguardarono l’allestimento museale, gli impianti tecnologici, l’abbattimento delle barriere architettoniche.

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