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Como e la Birra, Assessore Fava: "Realizziamo un grande impianto lombardo per regolare l'orzo"

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Da sempre molto stretto, negli ultimi anni il rapporto tra Como, la sua Provincia e la produzione della Birra si è consolidato ancora di più. Il collegamento con il Birrificio di Como è immediato ma in tutta la provincia l'uso e la passione per la Birra è storica.

A livello regionale l'assessore all'Agricoltura Gianni Fava ha dato alcune indicazioni in merito durante la presentazione della nuova Guida delle Birre d'Italia, edita da Slow Food.

"Nella nuova agricoltura lombarda, la produzione di birra artigianale non rappresenta più una nicchia ma un fenomeno consolidato su cui occorre lavorare insieme ai produttori. Dal momento che c'è chi produce le materie prime, ma non tutti possono farlo - ha rilevato l'assessore - l'idea è di realizzare un grande impianto lombardo per la maltazione dell'orzo che possa servire tutte queste realtà piccole e medio piccole non in grado di farlo in proprio". "

Con il progetto "Luppoli di Lombardia" spingeremo per riconvertire parte delle attività agricole di Lombardia oggi vocate ad altro. L'obiettivo è di arrivare a una filiera del luppolo lombardo. C'è un mercato che cerca materia prima, non possiamo permetterci di perdere questa occasione".

La preoccupazione dell'assessore Fava si è focalizzata sull'aumento delle accide che comporta un calo di consumi e una minore percentuale di entrate: "L'aumento delle accise ha compresso e condizionato i consumi in maniera tale che gli introiti scenderanno drasticamente a causa dell'aumento della fiscalità. Secondo uno studio realizzato da Ref ricerche e rilanciato da Assobirra, da 177 a 68 milioni (-62 per cento) su base annua". "Quando aumentano le tasse, i consumi scendono - ha ribadito Fava -, lo Stato tratta dal punto di vista fiscale le realtà artigianali al pari di quelle industriali".

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