Visi abbattuti, nervosismo alle stelle e qualche insulto tra un tavolino e l'altro. Questa è l'atmosfera post Italia-Uruguay vissuta nei bar e nelle strade di Como. La città è affranta, non si capacita di un'eliminazione che profuma di beffa, nessuno vuole credere che gli azzurri siano già eliminati dal Mondiale. Un'eliminazione assurda, dove ancora una volta, la mano del'arbitro incide in modo determinante sull'esito del match. La gente non riesce proprio a comprendere i motivi che abbiano spinto l'arbitro a espellere Marchisio volendo tingersi di protagonismo assolutamente immotivato. In più si chiedono tutti il perchè dell'improvviso black out che ha colpito gli occhi della quarterna arbitrale quando Suarez si è dimenticato di giocare a calcio e ha pensato di emulare Tyson. Vergogna. In una partita simile l'unica parola possibile è proprio vergogna. Con il passare dei giorni sicuramente si analizzeranno i difetti di questa nazionale, perchè difetti ce ne sono molti, ma questa sera la mente di tutti è vuota, triste, quasi presa in giro come nel 2002 ai tempi di Byron Moreno per intenderci.
Torniamo a casa a mani vuote, forse saremmo stati eliminati al prossimo turno, però così non vale, troppo brutto per essere vero. Si spengono i televisori in città e lentamente la gente rientra sotto un vibrante temporale nelle proprie case.