Partecipa a ComoDailyNews.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

I dadi, un gioco senza tempo con una storia antichissima e ricca di mistero

Condividi su:

I dadi rappresentano uno degli strumenti ludici più antichi e misteriosi nella storia umana. Questi piccoli oggetti, solitamente dotati di sei facce, si trovano al centro di un racconto che viaggia attraverso millenni, civiltà e culture differenti. Le prime testimonianze storiche risalgono addirittura al IV millennio a.C., ma l'aspetto forse più interessante è il seguente: i dadi si sono sviluppati in contemporanea in diverse civiltà sparse per il mondo, molto lontane fra loro e senza alcun rapporto o comunicazione.

La storia del gioco dei dadi

Come anticipato, i dadi si sono sviluppati in maniera indipendente in numerose civiltà, come una sorta di intuizione legata ad una "memoria collettiva". Basti ad esempio pensare all'Egitto, una terra nota per le sue ricchezze e per la sua straordinaria scienza e cultura. Qui i dadi si svilupparono come forma di intrattenimento e di gioco, sin dal 3.000 a.C, e in molti ritengono che l'Egitto sia stata la vera culla di questo passatempo. I dadi egizi, però, erano molto diversi dai dadi moderni: si trattava infatti di oggetti di forma cilindrica, e venivano utilizzati per giocare a "senet": un passatempo che viene considerato, oggi, il gioco da tavolo più antico al mondo.

In realtà i dadi nacquero ben prima, ma con una funzione diversa: venivano infatti utilizzati per le cerimonie religiose, e spesso si trattava di piccole ossa incise. Se invece parliamo dei dadi moderni, ovvero quelli cubici a 6 facce, ci sono delle testimonianze storiche che fanno risalire la loro invenzione ancora una volta al 3.000 a.C. (popolazioni neolitiche in Scozia). Oggi la situazione sta nuovamente evolvendosi, per merito del digitale. Ci sono infatti diversi giochi online che si basano sui dadi, come nel caso di Boom City Casinò Live. Questo live game di gambling, infatti, pesca a piene mani dalle logiche dei dadi, mixandole ad un vero e proprio show interattivo e in diretta.

Altre informazioni interessanti sui dadi

Nel tempo, i dadi hanno assunto significati e funzioni capaci di andare ben oltre la loro natura di semplice passatempo. Nella civiltà romana, per esempio, il gioco dei dadi era talmente popolare da segnare anche svariati aspetti culturali della società. Basti pensare alla famosa frase "Il dado è tratto", pronunciata da Giulio Cesare durante il varco del Rubicone. La frase, per via delle circostanze in cui è nata, è diventata l'emblema di un destino irrevocabile, e di situazioni che non permettono più di tornare indietro.

Una nota curiosa? A Roma i dadi erano proibiti per legge, perché spesso causavano problemi di ordine pubblico. Di contro, i romani trovavano comunque tantissimi modi per giocare a dadi, anche perché le forze dell'ordine chiudevano spesso un occhio. Al punto che i primi giocatori d'azzardo professionisti nacquero proprio a Roma grazie ai dadi. Per non parlare, poi, delle truffe legate ai dadi truccati, che nell'antico romano impero erano davvero diffuse.

Come detto poco sopra, però, i dadi non venivano utilizzati solo per giocare. Le prime testimonianze storiche li segnalano, infatti, come strumenti usati per predire il futuro.

Condividi su:

Seguici su Facebook