Eccoci al terzo appuntamento con l'album dei ricordi.
Il ricordo di oggi lo vorrei dedicare al mio zio Lino fornaio,amatissimo in paese per i buonissimi prodotti che sfornava ogni giorno.
Il suo nome era Molinari Tranquillo mà per tutti era il Lino,nato nel 1912 e ci ha lasciati nel 1998,la moglie era Gilardoni Angelina,per tutti era la Pina,nata nel 1913 e passata a miglior vita nel 2007. E' sempre stata una coppia molto unita e hanno dedicato tutta la loro vita al lavoro e cioè alla bottega e al forno che gestivano al borgo dove ci sono le due discese che scendono una verso il cantunscin e una verso borgo vecchio dove c'è la chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo.
Alla bottega per servire i clienti c'era spesso mia zia Pina,mentre lo zio Lino era quasi sempre al piano inferiore dove c'erano i forni da cui uscivano tutte le prelibatezze,come ad esempio il panettone ricercato da tutto il paese,buonissimo,mai provato un panettone cosi buono,io ho sempre cercato di farmi dare la ricetta di questo panettone,ricetta che mi prometteva sempre mà che puntualmente non mi dava,era geloso del suo lavoro,mà io spero sempre di trovarla tramite le figlie dello zio,a cui ogni tanto chiedo di cercarla trà i ricordi lasciati dal loro papà .
Un altro prodotto molto apprezzato da tutti,a tal punto che venivano da altri paesi per comprarlo nella bottega del Lino e della Pina era il pane,anche questo era un prodotto che cosi buono non si è più trovato,forse erano gli ingredienti più validi di quelli che si usano ora o forse semplicemente erano le mani e la bravura dello zio.
Altri prodotti che uscivano dal forno del Lino erano le pizze e i famosi Zibac,gli Zibac erano delle fette biscottate molto speciali,nulla a che vedere con quelle che si trovano ora nei supermercati,e poi faceva una cosa che a mè piaceva molto,i michini dolci.
Il Lino e la Pina erano talmente dediti al lavoro che si riposavano solo due giorni all'anno,ovvero chiudevano forno e bottega solo nei giorni di S.Stefano e del primo maggio,ciò nonostante lo zio Lino trovava il tempo di coltivare la sua grande passione che era la musica.
Suonava a orecchio svariati strumenti come il flauto,l'ocarina,la chitarra,solo per dirne alcuni.
Amava molto andare alle feste in cui primeggiava sia perchè amava ballare anche perchè la sua partner di ballo era sua moglie Pina che sapeva ballare ed era leggera come una piuma.
Malgrado la loro vita piena di sacrifici,il successo personale li aveva sempre accompagnati sin dal lontano periodo della guerra,dove lo zio Lino era tenuto in grandissima considerazione per le sue specialità che sfornava ogni giorno.
Concludo chiedendo alle figlie dello zio Lino di provare a cercare se tra i ricordi lasciati dal loro amato papà c'è la ricetta del panettone,mi piacerebbe ricordare lo zio anche facendo il suo famoso panettone e cercare cosi di riportare in vita i sapori e i profumi che solo lo zio sapeva creare,anche se penso sia impossibile eguagliarlo.
Ciao zio Lino,ciao zia Pina.