Senza creare inutili allarmismi, segnaliamo che anche nella città comasca pare essere tornato tra gli adulti il morbillo. Il problema al momento è abbastanza sotto controllo in quanto ancora molti optano per la vaccinazione preventiva mentre solo un numero minoritario preferisce "sfidare la sorte" scegliendo di non prevenire la malattia. E' evidente che questa decisione potrà avere inevitabili ripercussioni sulla popolazione nel prossimo  futuro; se il numero di chi non si sottopone al vaccino dovesse aumentare è chiaro che lieviterebbero verso l'alto le percentuali di rischio di diffusione del morbillo.

Rispetto al passato, quando erano i bambini ad essere maggiormente contagiati, oggi sono gli adulti tra i 25 e i 40 ad essere i bersagli preferiti del virus. Il virologo dell'università degli studi di Milano, Fabrizio Pregliasco, ha spiegato: "È l’effetto di una difficoltà a far recepire alla popolazione la campagna vaccinale per il morbillo. Il vaccino non è obbligatorio e molti genitori decidono di non sottoporre i propri figli all’iniezione. In Italia la diffusione del vaccino è a macchia di leopardo, variando non da regione a regione, ma da Asl a Asl". Meglio dunque vaccinarsi per evitare complicazioni future.