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Charta dei Cammini della Regina: presentazione alla fiera di Sant’Abbondio

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Nella giorna di ieri l’associazione Iubilantes ha percorso le ultime due tappe della via Regina, l’antico percorso che, seguendo la riva occidentale del Lario, univa Como con Chiavenna. 

La Via Regina Con il nome di Via o Strada "Regina" viene indicato l'antico percorso (o meglio, l'insieme di diversi percorsi, variabili a seconda delle epoche) che, seguendo la riva occidentale del Lario, univa Como con la Valchiavenna dove poi, con il tratto che nel Medioevo venne detto Via Francisca, raggiungeva Chiavenna, "punto base" per i valichi verso la Rezia. La Via Regina è nata verosimilmente come raccordo degli antichi sentieri e con funzione di supporto/collegamento locale, in subordine rispetto alla più importante via lacustre. Il nome di "Strada" Regina (ovvero "strada regia'", via selciata, principale, pubblica), molto più tardo, risulta documentato per la prima volta nel 1187. La via d'acqua, cioè il Lario, via dei naviganti, dei soldati e dei mercanti, e la Strada Regina, adibita ai traffici locali, carrabile, mulattiera o pedonale, costituirono per secoli un vero e proprio "sistema Lario", ovvero una rete articolata di percorsi, che puntavano decisamente a nord, verso i valichi alpini, e a sud, verso Milano, nodo viario della Pianura Padana e che avevano come baricentro Como, il polo militare e commerciale più agevolmente collegato a Milano, e come asse la riva occidentale del Lario, perché geograficamente convergente su Como. Nel corso dei secoli la Via Regina vide crescere la propria importanza e per tutto il Medioevo fu gestita, in forza di appositi "Statuti", dalle comunità rivierasche. La via di terra rimase comunque sempre sussidiaria al lago, perché la difficile morfologia delle sponde lariane ne ostacolava un adeguato ampliamento. Dal secolo XVI il passaggio del territorio milanese alla Spagna e poi all'Austria segnò il progressivo spostarsi dei grandi traffici alla sponda orientale del Lario, per la necessità di collegamenti più rapidi fra l'impero asburgico e Milano. Il "sistema Lario" della riva occidentale, che tanto aveva segnato la storia del territorio, divenne definitivamente secondario, passando il testimone all'asse Lecco-Colico (www.iubilantes.it)

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