Il rapporto "Poveri salari", studio sulle retribuzioni dell'Isrf-Lab della Cgil mette in luce che dal 2000 ad oggi, il bilancio medio di una famiglia si è impoverito, perdendo circa 8.312 euro. Per contro professionisti e imprenditori hanno incrementato le entrate di 3.142 euro. Due gli elementi che hanno determinato la caduta dei salari medi: il peso del fisco e la bassa produttività. Solo nel 2013, se il peso delle tasse sui redditi da lavoro fosse rimasta quella del 1980, il salario netto mensile sarebbe stato pari a circa 1.600 euro invece di poco più di 1.300. E invece si è verificata una perdita di circa 290 euro al mese in media pari a circa 3.500 euro di tasse in più pagate dai lavoratori ogni anno. Sempre nel 2013 il salario netto mensile medio di un lavoratore italiano è stato di 1.327 euro. Sotto i 1.000 euro sei-sette milioni di persone. (Agielle)