Como, Biblioteca Comunale, 13 settembre: "Il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia"

Nikolas Cremonini
11/09/2014
Attualità
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Il 13 settembre dalle 18 alle 20 la Biblioteca comunale di Como ospiterà un incontro, aperto alla cittadinanza, per illustrare l’importanza del riutilizzo sociale dei beni confiscati nella lotta alle mafie e la situazione relativa ai beni confiscati presenti in Lombardia e sul territorio comasco. “Si tratta di un’iniziativa promossa dall’associazione Libera - commenta l’assessore alla Legalità Marcello Iantorno - per promuovere la cultura della legalità e della lotta ai fenomeni criminali. L’incontro si terrà in occasione del 32esimo anniversario dell’approvazione della legge Rognoni-La Torre che introducendo il reato di associazione mafiosa e il sequestro e la confisca dei beni ai soggetti condannati contribuì a dare un’importante svolta nella lotta alla criminalità organizzata. Si tratta di un’occasione di altissima valenza sociale e culturale per valorizzare l’identità e la memoria di quanti hanno sacrificato la vita nel contrasto ai fenomeni criminali ed in particolare della mafia. Come riportato dalle cronache locali la mafia oggi è purtroppo un fenomeno che riguarda anche i nostri territori e a maggior ragione la nostra attenzione e impegno a sostegno e tutela della legalità devono essere massimi”. Unico comune della provincia, il Comune di Como ha aderito nei mesi scorsi ad “Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, un’associazione nata nel 1996 con l’intento di collegare e organizzare gli amministratori pubblici per promuovere la cultura della legalità democratica nell’azione della pubblica amministrazione sui territori di competenza. “L’adesione di Como - aggiunge Iantorno - è molto significativa sia perchè siamo il primo comune della provincia ad aderirvi ma anche perchè rappresenta un rafforzamento e un sostegno dell’attività di contrasto alla criminalità oltre che un’occasione di diffusione della cultura della legalità e di sviluppo dell’impegno diretto delle istituzioni nell’affermazione di regole civili e democratiche”.

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