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Como, agitazione in Comune: sciopero in vista

Cigl, Cisl e Uil preavvisano stato di agitazione, chiesto incontro con il Sindaco

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Situazione agitata in Comune a Como con i dipendenti comunali vicini a indire uno sciopero. Sono state le tre sigle sindacali della funzione pubblica FP CGIL-CISL FP – UIL FPL a preavvisare il concreto rischio di intraprendere lo stato d’agitazione. Tra le motivazione principali vi è “la scarsa considerazione che questa amministrazione ha nei confronti dei suoi dipendenti”. Tra i principali problemi enunciati vi è la gestione dei part-time e l' utilizzo degli agenti di polizia locale. Riportiamo il comunicato dei sindacati indirizzato all’amministrazione del sindaco Mario Lucini con una precisa richiesta di incontro prefissata in tre date opzionali:

La RSU e le Segreterie provinciali FP CGIL-CISL FP – UIL FPL denunciano la scarsa considerazione che questa Amministrazione ha nei confronti dei suoi Dipendenti e della Rappresentanza sindacale.
Infatti, vari argomenti affrontati in Delegazione trattante restano lettera morta nella loro realizzazione o subiscono frenate non comprensibili quando devono avere il vaglio definitivo da parte di Assessori e/o Sindaco, con danno non solo per i lavoratori, ma anche per l’attività che si deve svolgere all’interno del Comune.
Degli esempi, non certamente esaustivi della casistica di cui sopra, sono, ultimi in ordine di tempo: il regolamento part-time che inserisce le 33h.come soluzione per una maggior presenza in servizio dei Dipendenti senza incorrere nel blocco delle assunzioni, fattispecie che scatterebbe automaticamente nel caso la trasformazione fosse a tempo pieno; la mancanza di definizione per la massa vestiaria dei Dipendenti che indossano la divisa, che, ad oggi, si trovano costretti ad usare il proprio stipendio per gli acquisti, pena l’utilizzo di indumenti che nulla hanno più di dignitoso; la mancanza di progettualità economica per la Polizia Locale (l’utilizzo dell’art.108 del Codice della Strada), con la conseguenza dell’utilizzo di straordinario e di pagamento delle festività che, tra l’altro, hanno accumulato mesi di ritardo; la mancata informativa sull’attuazione degli appalti per i servizi cimiteriali e della destinazione delle tre persone che cessano il loro rapporto di lavoro con il Comune da metà luglio c.a.; il regolamento per l’avvocatura che è in aperta violazione di legge; la mancanza di chiarezza, l’ingerenza e/o le direzioni dissonanti nelle direttive politiche e così via.
A fronte di quanto sopra, prima di dichiarare lo stato di agitazione del personale del Comune di Como, si richiede un incontro urgente con Sindaco e Giunta, proponendo le seguenti date:3 giugno ore 19.00; 4 giugno ore 17.00; 9 giugno ore 9.00.
In attesa di riscontro, distinti saluti

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